EUDEMONIE
Una conferenza d’apertura seguita da quattro giorni di studio e improvvisazione immersi nel metodo di ricerca teatrale di Armando Punzo e nella psicologia dei costrutti personali di George Kelly, spiegata da Chiara Lui.

Serata d'apertura: come dialogano teatro e psicologia
Come nasce l’esperienza della Compagnia della Fortezza?
Perché è così rilevante?
Come nasce il laboratorio Eudemonie? Cosa centra la psicoterapia con tutto questo?
Un dialogo libero e che vuole coinvolgere anche il pubblico alla vigilia del laboratorio Eudemonie (vedi sotto), con i suoi conduttori e conduttrici: Armando Punzo (regista teatrale), Chiara Lui (psicoterapeuta e didatta costruttivista), Rossella Menna (docente arti performative e collaboratrice di Punzo) e Paul Cocian (attore della Compagnia della Fortezza).
Ingresso libero.
Dove: Cantiere 26, Arco (TN)

Eudemonie
Uno sguardo duplice sul ruolo
Eudemonie è un laboratorio di quattro giorni di studio e improvvisazione durante i quali immergersi in due prospettive differenti, ma capaci di dialogare.
Da un lato il metodo di ricerca di Armando Punzo, regista e fondatore della Compagnia della Fortezza del carcere di Volterra.
Dall’altro, la lettura della persona secondo la psicologia dei costrutti personali di George Kelly, in cui ci guiderà Chiara Lui, psicoterapeuta e didatta di psicoterapia.
Un luogo in cui prendersi tempo e spazio per far nascere nuove idee, pensare al proprio ruolo, al senso del proprio agire professionale e sperimentare la tecnica kellyana della Fixed Role Therapy (terapia del ruolo stabilito) applicata ad un contesto creativo.
Il laboratorio alterna la condivisione della poetica di Punzo e del suo lavoro con la Compagnia della Fortezza, a immersioni nella teoria psicologica costruttivista.
Cosa c’entra la felicità?
Eudemonie è un termine greco che indica la ricerca della felicità. Felicità non come raggiungimento di un obiettivo, come una formula magica, o come espressione dell’umano “sano”. Felicità come processo di ricerca, possibilità della scoperta di qualcosa che ci riguarda intimamente e che non è più scontato.
L’arte può spostare lo sguardo dall’ovvio; narrare meglio di qualsiasi altra disciplina.
La psicoterapia costruttivista può ampliare le scelte che la persona ha davanti, costruirne di impensate.
Gli esseri umani sono creatori attivi, possibili generatori di ruoli nuovi.
Eudemonie è un invito a frequentare questo tipo di esperienza.
Teatro e psicoterapia: cosa le lega?
Le due discipline guardano la persona e l’arte da un punto di vista altro da determinismi e riduzionismi.
Etica, scienza, arte, si osservano, si ispirano, ma rispettano i reciproci limiti.
Eudemonie non mescola le carte; la terapia non fa teatro e il teatro non fa terapia, piuttosto “saccheggiamo” i reciproci saperi per immaginare nuovi orizzonti.
Cosa racconta il teatro di Punzo alla psicoterapia?
Uno sguardo nuovo sul tema del ruolo, su come i terapeuti stessi lo possano giocare in modo più libero e creativo, su come possano evitare di sovrascrivere storie millenarie sulle persone che incontrano.
Cos’ha da dare la psicoterapia costruttivista al teatro di Punzo?
Prospettive e strumenti di ricerca che permettano alla persona di frequentare luoghi nuovi di sé, una cornice teorica strutturata, una disambiguazione sui contesti del teatro e della terapia.
Le sfide
Per Kelly, la psicoterapia è il processo psicologico che cambia la prospettiva della persona su alcuni aspetti della sua vita. Coinvolge il costruire o, più in particolare, il ri-costruire.
Ciò che viene ricostruito è, di solito, la vita o il ruolo che la persona visualizza per sé «attraverso la sua comprensione del punto di vista degli altri».
A fronte di una cultura professionale che tende sempre più a concentrarsi sulla “risoluzione del sintomo”, fissando criteri di normalità e di devianza sempre più stringenti riguardo alle scelte esistenziali degli esseri umani, una delle sfide presenti della psicologia è difendere l’unicità della persona e l’irriducibilità delle sue scelte personali a un etichetta diagnostica.
Anche il teatro di Punzo si pone delle sfide. In un settore artistico dominato dalla voglia di conferme, le sue opere vanno contro corrente, cercando lo stupore.
Come autore si emancipa dalle aspettative di quello che dovrebbe essere il teatro in carcere, mentre in quel carcere opera una ”rivoluzione”, cambiandone la natura.
Riflessioni e pratiche del genere interrogano anche la psicoterapia sulla possibilità di puntare alla felicità (e alla libertà?), piuttosto che alla “normalità”, o “sanità” che dir si voglia.
Info pratiche
Aperto a psicoterapeutə, psicologhə, psichiatrə, attorə, registə, drammaturgə e professionistə dello spettacolo
Date: 11-14/09/2025
Dove: San Giovanni d’Arco (TN)
Numero di partecipanti: max 20 posti
Costo: 300€ (include vitto e alloggio)